Il credente (in questo distanziandosi dall’idolatra) sa che il linguaggio religioso è linguaggio metaforico, che allude e rimanda ad un Altro indicibile; visione per speculum et in aenigmate, parola in bilico sui versanti dell’umano e del divino, parola che invoca il trascendente, piuttosto che celebrarne l’acquisizione e il possesso. Per parte sua, lo psicoanalista sa che la “talking cure” suppone, nel paziente non meno che nell’analista, una parola che va sempre “oltre”. L’interpretazione, ad esempio, coglie il non detto del detto; apre ad un contenuto altro e nuovo rispetto a ciò che è intenzionalmente espresso, assumendolo come contenitore, come metafora…
Ricordo di André Godin; “Estetica e Religione” … ed altro – Cronaca di un Convegno; La scomparsa di Viktor E. Frankl; La metafora religiosa: Psicologia, Teologia, Estetica. Alcune considerazioni da un punto di vista clinico; Psicologia della religione e Università.
Quando il fedele confessa il suo peccato, o dice di essere un peccatore, che cosa, propriamente, dice? Come interpretare la parola formulata nel contesto relazionale che si instaura tra il penitente e l’altro (sacerdote, Chiesa, Dio)?
La Psicologia della religione nel mondo … e in Italia; Recensione al volume di David M. Wulff, Psychology of religione: Classic and Contemporary; Dalla Psicoanalisi dell’Etica all’Etica della Psicoanalisi; Il primo Annuario della Psicologia della religione in Italia.
Percezione dei genitori, percezione di sé ed immagine di Dio. Una ricerca tra ragazzi napoletani dagli 11 ai 14 anni; Recensione al volume di G. Magnani “Freud e la religione dei padri”; La religione come oggetto transizionale. Vissuto religioso ed esperienza simbolica.
In questo numero: Il convegno, testo e contesto; Assegnato il Premio Milanesi; Dall’esperienza oggettuale all’esperienza simbolica (G. Stickler); Approvato il Regolamento della Società; Verbale dell’Assemblea ordinaria dei Soci; Attività e pubblicazioni dei Soci. Per leggere il Notiziario: clicca qui
Sia la metafora religiosa che il simbolismo psichico alludono e rinviano ad una realtà che é sempre “altra” rispetto ai segni linguistici: In un confronto costante con i dati emergenti dalla pratica clinica, il convegno si propone di esplorare la plurivocità e l’ambivalenza del linguaggio religioso, sia individuando la funzione psichica della rappresentazione di Dio nella strutturazione e ristrutturazione della personalità, sia confrontandosi con alcuni modelli metapsicologici sottesi al tentativo di una lettura “psicologica” dell’esperienza religiosa.
In questo numero: Informazione e dibattito; Religione, linguaggio, cultura (M. Aletti); L’incontro tra psicologia e buddhismo (A. Bonecchi); Psicoterapia e religione (M. Fornaro); La psicologia della religione nelle Università, Comunicazioni dalla Segreteria; Elenco Soci; Pubblicazioni dei Soci. Per leggere il …
In questo numero: Fiducia e impegno (M. Aletti); Cronaca di un cammino (M.T. Rossi); Totem e tabù come un romanzo storico. Psicoanalisi e religione, attualità di un dibattito (M. Aletti); La psicologia della religione: che cosa è e cosa non …
In questo numero: Continuità e rinnovamento. Una svolta (M. Aletti); La psicologia della religione nelle università; Dicono di noi; Le tappe di un itinerario; Attività e pubblicazioni dei Soci. Per leggere il Notiziario: clicca qui