In this paper, using my clinical experiences as a basis, I wish to highlight the idea that the relationship that exists between religion and a person’s mental health is not something that is predetermined, nor can it be predicted either in terms of coping, or in terms of psychopathology itself. Furthermore, I do not believe it is at all possible to determine whether or not an existing religious representation can be “healthy” or “unhealthy”, nor is it possible to define the characteristics that make a religion beneficial or pathological. I think that from a psychologist’s point of view, asking the question Is religion good for your health? in such an extreme and abstract manner is pointless and does not make sense.
In questo numero: Religione, coping e psicoanalisi (M. Aletti); Globalizzazione e religioni (A. Sacchi); Presentazione del volume Psicologia della religione. Prospettive psicosociali ed empiriche (M. Aletti); Pubblicazioni dei Soci. Per leggere il Notiziario: clicca qui
In questo numero: Per una “buona” psicologia della religione (M. Aletti); Psicologia della personalità e religione (P. Ciotti); Estetica, teologia, psicologia (PA. Sequeri); Spigolando tra i testi: un secolo di psicologia della religione (F. Gualdoni); Religione e psicopatologia. Intervista a …
Nell’esperienza dell’individuo, l’identità di genere non è un dato, ma un costrutto, risultante dai processi interattivi di transazione e negoziazione tra organismo psico-biologico e rappresentazioni e pratiche sociali che, in maniera storicamente e culturalmente determinata, organizzano, facilitano e normano le vie dell’appagamento sessuale. Ma questa identità di genere non può costituirsi per il soggetto, costruirsi, manifestarsi e comprendersi che all’interno della identità personale e quindi nell’orizzonte dei processi psicodinamici e relazionali entro cui l’identità si struttura.
Suor Gertrud Stickler Maestra, studiosa, educatrice ed anche protagonista della Psicologia della religione. Fu tra i primi allievi del Prof. Antoine Vergote e dal 1970 titolare del corso di Psicologia della religione presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’educazione. L’apporto originale di Stickler si viene qualificando e precisando intorno allo studio delle relazioni tra vissuti religiosi e personalità.
Se illudersi significa “giocare” con la realtà così come essa si offre al soggetto attraverso i filtri della creatività e dell’investimento personale, ed è funzione pregnante dello psichismo, anche l’”illusione” religiosa è “parte integrante del fatto di essere umani, autenticamente umani nella nostra capacità di creare realtà non visibili ma significative, che possano contenere il nostro potenziale di espansione immaginativa al di là dei confini sensoriali” (A.-M. Rizzuto)
In questo numero: Parliamone tra noi: Lettera ai Soci (M. Aletti); Verbale dell’Assemblea Ordinaria dei Soci; L’affiliazione religiosa e l’uso-abuso di alcool (L. Drogo); Estratto del verbale della giuria del 3° premio Giancarlo Milanesi; Pubblicazioni dei Soci. Per leggere il …
Laudatio pronunciata da Mario Aletti in occasione del conferimento del titolo di Socio Onorario della Società Italiana di Psicologia della Religione (Verona, 21 ottobre 2000). Il testo finale è stato inviato all’Editore per la pubblicazione nel volume: Aletti, M. (2001). …
In questo numero: Uppsala, Verona … e altro (m. a.); Dal discorso di apertura del Convegno L’illusione religiosa: rive e derive (A: Vergote); Gruppi di lavoro del Convegno di Verona; Ana Maria Rizzuto Socio Onorario della nostra Società ; Pluralismo …
In questo numero: Tra rive e derive. Religione, salute mentale e psicopatologia; Il contributo di Gertrud Stickler alla psicologia della religione (M. Aletti); La nascita del Dio vivente. Ana-Maria Rizzuto e la lettura psicoanalitica della religione (M. Aletti); Presentazione e …