Si tratta di una questione che da diversi anni occupa una parte notevole del dibattito interno alle scienze sociali che si occupano della religione, in parte contribuendo a complicare ulteriormente la riflessione, poiché le diverse discipline (filosofia della religione, antropologia e storia delle religioni, sociologia e psicologia) attribuiscono all’idea di spiritualità una pluralità di significati non facilmente determinabile in modo univoco e comprensivo.
Il volume propone, dal punto di vista educativo, un articolato quadro di riferimento entro cui collocare il fenomeno del pluralismo religioso e, in particolare, la problematica del diffondersi di Nuovi Movimenti Religiosi nel contesto socio-culturale contemporaneo. L’opera si colloca in continuità con la ricerca che l’Autrice da alcuni decenni sta portando avanti sui problemi collegati al diffondersi di nuove forme di religiosità e ai conflitti emersi all’interno del mondo cattolico e che, in parte, sono anche connessi a una scarsa informazione sulla complessità dei fattori, interni ed esterni, che incidono sull’adesione a questi nuovi gruppi e movimenti.
Nel titolo, l’“incredibile” esprime la meraviglia: non ci si crede, non ci si crederebbe, a tanto bisogno di credere in ogni uomo. Si parla spesso, oggi, di bisogno di credere, di ritorno della religione, ma anche di religione senza Dio, di spiritualità dell’ateo… Propongo una mia lettura, che accentua le dimensioni profonde ed inconsce del bisogno di credere nell’uomo, un approccio alla questione, che lasci la possibilità di esplorare ed arricchire ulteriormente la riflessione personale: riconoscere e ascoltare in noi stessi il bisogno di credere.
Appena l’evento sale agli altari della cronaca nazionale, i diversi rappresentanti istituzionali laici si apprestano ad offrire il proprio parere sottolineando come il credo religioso non possa essere foriero di soprusi e limitazioni. Contemporaneamente, la comunità islamica sottolinea come l’imposizione di una fede religiosa non abbia alcun senso per la crescita della persona, tanto più se contrassegnata da duri comportamenti correttivi genitoriali che sfociano nel maltrattamento o nell’abuso. Da più parti poi si sottolinea anche come l’appello alla liberà e al pluralismo religioso non possa dare adito ad equivoci: la compresenza e l’accettazione di diverse tradizioni religiose non può giustificare forme di sopruso che ledono la libertà delle persone.
Psicologia della religione, Psicologia della spiritualità; Attività sociale 2016 – relazione del Presidente; Abstract delle relazioni dei Soci al Convegno IAPR 2017; Velo e pluralismo religioso: fede, ateismo, laicità; Convegni internazionali.
In questo numero: News dal Convegno “Religione, altruismo e violenza” (D. Fagnani); Identità, pluralismo religioso, educazione scolastica (S. Golasmici); Psicologia della religione e/o della spiritualità (Aletti & Antonietti); La Psicologia della religione nei corsi universitari – a.a. 2016-2017; Attività e …
I temi della pro-socialità e della violenza quali comportamenti contrapposti ma entrambi strettamente connessi con credenze e pratiche di una religione o di una fede religiosa. Nell’ottica della valorizzazione della complessità degli argomenti e dei diversi livelli di analisi possibile (individuale, sociale, storico, educativo, …), il convegno si propone di affrontare sia gli aspetti personalmente e socialmente “integrati” (pace, pluralismo, dialogo interreligioso, benessere, …) nonché le possibili “derive” (intolleranza, persecuzioni, mutilazioni rituali, omicidi/suicidi, terrorismo, …).
In questo numero: Religione, altruismo e violenza (M. Aletti); Conflitti religiosi e narcisismo (M. Aletti); Sviluppo psicologico dell’essenza Jihadista (S. Cauzzi); Fondamentalismo e terrorismo, dalle origini all’Isis (M. Introvigne); Religione e altruismo (G. Rossi); Programma Convegno di Chieti, Religione, altruismo …
In questo numero: Religione e violenza, religione e pace (M. Aletti); Il perdono (religioso) e la ristrutturazione della personalità (M. Aletti); Relazione attività sociale – anno 2015 (G. Rossi); Recensione al volume di Melloni (Ed.), Rapporto sull’analfabetismo religioso in Italia …
Libri ed intere collane di successo parlano di de-secolarizzazione e di post-secolarizzazione, di ritorno dell’anima, di rinnovamento della Chiesa, di bisogno di credere, ma anche di spiritualità post-trascendente e di “religione senza Dio”. In questo vasto contesto c’è un rinnovato interesse su che cosa la psicologia può dire attorno al “religioso” (religione, religiosità, spiritualità, ma anche ateismo, superstizione, integralismi e fondamentalismi). In ambito internazionale sono nati importanti Journal interamente dedicati alla disciplina, che raccolgono studi da ogni parte del mondo e su ogni confessione, denominazione e forma religiosa.