Può destare meraviglia ed interrogativi che un campo così universale ed essenziale per la vita dell’uomo, come quello del lavoro, studiato da una specifica Psicologia del lavoro sia così raramente confrontata con il mondo della religione e con la Psicologia della religione. Eppure è così. Se ne è avuta una prova anche al recente congresso della IAPR- Interational Association for Psychology of Religion tenutosi a Danzica in agosto 2019 che aveva per titolo, Psychology of Religion and Spirituality: New Trends and Neglected Themes. Nonostante qualche timido accenno in forma di Symposium, il tema dei rapporti psicologici tra religione e lavoro appare “negletto” tra gli psicologi della religione.
L’incontro con chi appare come un estraneo rispetto alla propria condizione di esistenza movimenta sorpresa e inquietudine: se ci si pensa, la stessa radice latina hostis (straniero, nemico) permea anche il linguaggio anglosassone, che indica con g-host uno spettro oscuro, che aleggia come un’ombra emotiva nascosta tra le pieghe dell’esperienza psichica. Fantasmi che, se ignorati e non compresi, possono qualche volta prendere il sopravvento nell’esperienza personale e collettiva, colonizzando i comportamenti, le convinzioni e le scelte.
Il modello dei fenomeni transizionali e dei processi di illusione fornisce interessanti punti di vista per lo studio dell’esperienza religiosa e, in genere, del vissuto religioso. Permette di cogliere la vitalità psicologica dell’esperienza religiosa e il suo potenziale trasformativo per la personalità. Reciprocamente, può individuare modalità de-viate e per-verse (ad esempio, autistiche o feticistiche) di strutturazione ed evoluzione della medesima esperienza; oppure avviare adattamenti creativi e innovativi, rispetto al sistema simbolico religioso istituzionale.
Perché la Psicologia della religione; La psicologia della religione in Antoine Vergote; Visto da vicino: Antoine Vergote; Per ricordare Giancarlo Milanesi (1933-1993). Psico-sociologo dell’anticipazione; Fantasmi dell’integrazione e dell’esclusione; Convegno IAPR 2019: nuove tendenze e temi trascurati; Convegni internazionali.
Sommario: 1. Cenni autobiografici; 2. Silenzio o dialogo in analisi?; 3. L’analisi come luogo di relazionalità e narratività; 4. . Domanda preliminare in un percorso analitico aperto alla dimensione religiosa; 5. Dove si situa il religioso all’interno della mente dell’uomo?; 6. Psicologia culturale della religione. Il contesto odierno; 7. I Movimenti ecclesiali e le Nuove Comunità; 8. Arretramento o eclissi dell’interesse religioso?; 9. Conversioni e riconversioni; 10. Considerazioni a partire dalla clinica; 11. Riferimenti bibliografici.
l conflitto fede-incredulità e lo psicologo della religione; “Fuori, dentro, al limite”: l’Oltre e la religione come processo; I nuovi movimenti religiosi: letture psicologiche; Il percorso verso una autonomia disciplinare; Abstract delle relazioni dei nostri Soci al Convegno IAPR 2019 (Danzica).
Radicalizzazione religiosa, de-radicalizzazione: senza radici?; In ricordo di Don Luigi Melesi, un amico, un sostenitore e Dott. K. Helmut Reich, ingegnere e psicologo della religione Scienza e/o religione negli ambienti accademici brasiliani; Corsi universitari di Psicologia della religione; Il fondamentalismo religioso come feticismo.
L’incredibile bisogno di credere e i giovani; L’incredibile bisogno di credere. La dimensione spirituale e la religione come risposta alla domanda di senso dei giovani. Contributi dalla psicologia; “Madonna che vestito!”: religiosità, laicità, pubblicità; “Identità, pluralismo religioso ed educazione scolastica”; Recensione del volume di L. Zoia “Nella mente di un terrorista”; Religione, lavoro e professione.
Per lungo tempo, in Italia, la storia dei rapporti tra psicoanalisi e religione ha registrato scontri tra istituzioni (ecclesiastiche e psicoanalitiche) e conflitti ideologici, piuttosto che dibattiti culturali. Solo a partire dagli anni ’60 del Novecento, la maggior conoscenza e frequentazione reciproca tra alcuni ecclesiastici e singoli psicoanalisti, l’avvicinamento di alcuni psichiatri e psicologi cattolici alla psicoanalisi e la loro partecipazione ad organismi internazionali dove il dialogo era da tempo avviato, ha fatto sì che si abbattessero diffidenze e steccati. … Nella Prefazione, Stefano Bolognini, già Presidente della SPI ed ora Presidente della Associazione Internazionale, segnala che la psicoanalisi è “in condizione oggi di trattare in modo esplorativo, aperto e libero da pregiudizi un ambito esperienziale come quello religioso, un’area di tabù paradossalmente a rischio di diventare a sua volta un’area-tabù per gli psicoanalisti”.
Psicoanalisi, fede, religione; L’incredibile bisogno di credere; Corsi di Psicologia della religione – A.A. 2017-2018; Recensione al volume di Fattori & Vandi, Psicoanalisi e fede: un discorso aperto; Recensione al volume di F. Benslama, Un furioso desiderio di sacrificio: il supermusulmano; 2017 IAPR Conference in Hamar.