Convegno IAPR (Bari, 21-24/8/2011)
Articolo di Cristina Scarpa
L’International Association for the Psychology of Religion (IAPR) ha tenuto a Bari dal 21 al 24 agosto 2011, il suo prestigioso congresso, quest’anno organizzato dalla nostra Società insieme con il Dipartimento di Psicologia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Bari. L’evento ha coniugato passato, presente e futuro della Psicologia della Religione: sono intervenute personalità storiche, quale Antoine Vergote, Maestro e Padre fondatore, del quale è stato celebrato il novantesimo genetliaco, accanto agli accademici che oggi coltivano la materia e ne producono i testi capitali ed a giovani studiosi di grande potenziale, come la vincitrice dello IAPR Early Career Award. Importante e dal respiro segnatamente internazionale la partecipazione: oltre 200 persone di 27 diverse nazionalità e 3 continenti. Da notare la presenza di latori di punti di vista “non occidentali”, quali le delegazioni iraniana e turca, in omaggio alla vocazione autenticamente internazionale della IAPR.
I lavori sono stati strutturati in quattro giornate ricche ed articolate, apertesi il 21/8 con un benvenuto del comitato di organizzazione e dell’Università di Bari che ha offerto i propri migliori spazi (dall’Aula Magna al Salone degli Affreschi), nonché del presidente IAPR e del Maestro Vergote e con la relazione di Lee A. Kirkpatrick Reframing Fundamental Questions in the Psychology of Religion from an Evolutionary-Psychological Perspective [Riformulazione delle questioni fondamentali in psicologia della religione da una prospettiva psicologico-evolutiva]. Il giorno seguente è stato inaugurato da Vassilis Saroglou con Are all people equally predisposed to be religious? Personality influences on religious forms, trajectories and behaviours [Le persone sono tutte ugualmente predisposte ad essere religiose? La personalità influenza le forme, le traiettorie e i comportamenti religiosi]. Quindi i partecipanti hanno potuto seguire i propri interessi optando per i panels tematici nei quali sono stati organizzati i contributi dei relatori, distribuiti in quattro sessioni di lavoro in parallelo accanto ad un’esposizione “ongoing” di cartellonistica di ulteriori proposte in dialogo con gli autori (poster session). Tale articolazione si è ripetuta per tutta la durata dell’evento al fine di consentire la scelta fra circa 200 presentazioni offerte nel corso di quattro sole giornate e che hanno coperto una straordinaria varietà di temi ed approcci all’interno della psicologia della religione, attestandone la natura interdisciplinare e la proficuità del dialogo con le scienze dalla teologia alle neuroscienze che oggi a vario titolo si rapportano ad essa. Sarebbe impossibile rendere giustizia ai singoli contributi in una breve rassegna, pertanto mi limito a citare a titolo di illustrazione dell’ampiezza della riflessione condivisa a Bari e del suo rappresentare lo stato dell’arte nelle diverse direzioni prospettate alcuni degli argomenti proposti, da Advancing the Psychology by Means of Q Methodology [Progressi della psicologia mediante la “Q Methodology”] nel panel organizzato da David M. Wulff, alla questione del Fundamentalism con contributi di Vassilis Saroglou e Germano Rossi, a Current Advances of Theory an Measurement in the Psychology of Prayer [Recenti progressi teorici nella misurazione in psicologia della preghiera] coordinato da Kevin L. Ladd, a Recent advancements in religion-as-attachment research [Progressi recenti nella ricerca sulla religione come attaccamento] con la regia di Peher Granqvist, a Psychoanalytic Contribution to Theology and the Question of Truth in Religion [Il contributo psicoanalitico alla teologia e alla questione della verità nella religione] a cura di Mario Aletti.
Il simposio Nova et vetera: What can psychology really contribute to a better understanding of religion? [Nova et vetera: Cosa può realmente fare la psicologia per una migliore comprensione della religione?] dedicato al Maestro Vergote ha aperto i lavori il 23/8: un’occasione attesa per offrire un riconoscimento – che gli organizzatori hanno voluto concretizzare anche nel gesto del dono di un pezzo unico di artigianato locale- a un protagonista della cultura europea del secolo scorso, tuttora capace di illuminare il cammino della ricerca. Per sostenere il futuro del percorso aperto proprio da questa personalità eccezionale, il premio IAPR Early Career Award per i giovani accademici è stato assegnato alla studiosa belga Jessie Dezutter. Nell’ultima giornata del congresso Jacob A. Belzen ha proposto la relazione plenaria Whiter methodology? Between empeiria and teoria [Metodologia più bianca? Fra empeiria (esperienza) e teoria], per poi lasciare spazio a panel e poster sino al secondo pomeriggio, dedicato all’assemblea generale dei soci IAPR. Essa si è conclusa con l’elezione del nuovo Presidente Vassilis Saroglou (Belgio) e del Board, dove ai confermati Mario Aletti (Italia), Hans Alma (Olanda) e Herman Westerink (Austria), si sono aggiunti i nuovi membri Pierre-Yves Brandt (Svizzera), Kevin Ladd (USA) e Chris Lewis (UK).
I partecipanti più giovani ne hanno riportato, al di là delle idee e delle possibilità d’indagine apertesi, l’emozione dell’incontro faccia a faccia con i grandi protagonisti della disciplina, che dai testi studiati si fanno uomini e donne dei quali ascoltare la viva voce e con i quali – perché no? – discorrere in una pausa. Abbiamo potuto inoltre stringere relazioni con pari di altre nazionalità, con i quali confrontarci sulle questioni proprie degli esordi della vita accademica e condividere l’entusiasmo dell’evento. Sul sito (https://www.psicologiadellareligione.org/gallery-bari/), grazie alle immagini straordinariamente vive catturate dall’obiettivo del nostro Mario Aletti, si possono rivivere le emozioni del congresso. Le presentazioni plenarie ed i panels sono stati inseriti, infatti, in un quadro di iniziative volte a facilitare le relazioni fra i partecipanti e le loro eterogenee identità culturali. I momenti di ristoro previsti per supportare gli intervenuti nelle dense giornate del congresso ed i cocktails di benvenuto e d’addio hanno costituito preziosi momenti di scambio informale. Medesimo obiettivo hanno raggiunto la cena di gala, che ha permesso inoltre di condividere la cultura gastronomica locale in uno scenario storico di grande fascino, e le visite alla città ed ai dintorni di Bari, che hanno offerto agli occhi dei visitatori l’incanto della cattedrale di Trani come la città vecchia di Bari, i tesori del Museo Vescovile (fra i quali spiccano i rotoli di pergamena dell’Exultet, risalenti fino al XI secolo) e l’opportunità di un incontro dedicato con l’Arcivescovo Mons. Cacucci. In altre parole è stata proposta come contesto al congresso la cultura del luogo ospitante, antica ed intrisa di relazione fra l’uomo e il Divino, a testimonianza della crucialità dell’esperienza umana che appunto costituisce l’oggetto d’indagine della nostra disciplina. L’organizzazione dell’evento è stata curata dai nostri soci Mario Aletti, Rosalinda Cassibba e Germano Rossi coadiuvati da uno staff di attivi collaboratori: ha saputo far coesistere una gestione globale curata e sapiente e una profusione di piccole attenzioni nei riguardi degli intervenuti, relatori e non, ed è pervenuta così ad assicurare la riuscita del congresso insieme ad una diffusa percezione della ricchezza dello stesso e delle possibilità apertesi per la ricerca proprio a partire dallo scambio che ha avuto luogo a Bari. Quale prossimo appuntamento segnalo il congresso IAPR che si terrà a Losanna nell’estate del 2013 (https://www.iaprweb.org/).
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