Religione, patologia, psicoterapia
La religione è a volte vissuta come fonte di benessere psicologico, ma altre volte può essere esito, o anche causa, di formazioni psicopatologiche.
Lo psicoterapeuta, medico della psiche, non medico dell’anima, si trova frequentemente nella necessità di discriminare tra l’ambito psicologico e quello spirituale. Gli interrogativi si pongono spesso fin dal primo colloquio, nel discernimento diagnostico, nella individuazione del disturbo clinico, nella decisione se sia opportuno l’intervento terapeutico, e quale debba essere il fine della terapia stessa.
Aletti, M. (1994). Religione o psicoterapia? Le ragioni di un confronto. In M. Aletti (Ed.), Religione o psicoterapia? Nuovi fenomeni e movimenti religiosi alla luce della psicologia (pp. 13-21). Roma: LAS.
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