Giona e la psicoanalisi – 1 parte
Giona e la psicoanalisi: alcuni aspetti narcisistici e libidico-aggressivi. Conferenza di Stefano Golasmici presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano, nell’ambito del corso Figure bibliche nella cultura europea. Percorsi di fede (A.-A. 2018/2019). L’intervento è stato suddiviso in quattro audio-file.
Prima parte: Una voce che chiama: Giona sente la voce di Dio
L’apertura è dedicata ad una breve premessa per illustrare gli ambiti e i limiti del discorso psicoanalitico: la psicoanalisi è un metodo clinico finalizzato alla cura della persona. Pertanto, si può affermare che esiste solo una psicoanalisi di una persona. L’interpretazione “psicoanalitica” delle figure bibliche (mitologiche, letterarie, ecc.) è sempre soltanto una ricostruzione funzionale al pensiero di chi la offre. Per questo motivo, non può essere considerata né come propriamente “psicoanalitica”, né come “autentica” interpretazione della Bibbia. Si procede con l’analisi dell’espressione “Dio”: una parola umana. Ogni parola umana è inevitabilmente impregnata da passioni che hanno una propria storia. Dal punto di vista psicologico, ci si può porre alcuni interrogativi: di chi è la voce che Giona ascolta? Quali memorie emotivo-affettive evoca?