Psicologia della Religione (Milanesi & Aletti)
Recensione di André Godin su Lumen Vitae 30(1975), p. 452 del volume di Milanesi, G. & Aletti, M. (1973). Psicologia della Religione. Torino, Elle Di Ci, pp. 240.
Gli italiani non avevano, finora, un vero manuale che potesse servire negli Istituti superiori di catechetica e nei Dipartimenti di psicologia o di teologia. Ora ne hanno uno eccellente ed anzi il migliore fra quelli presenti ad oggi sul mercato internazionale. Dopo un’introduzione sui metodi, la prima parte presenta e discute tre interpretazioni della religione: la corrente americana da James a Allport, il pensiero freudiano e, infine, le prospettive di Jung seguite da quelle di Fromm. La seconda parte delinea una psicologia genetica della religione infantile attingendo alle migliori ricerche pubblicate. Questa parte si completa con la presentazione di contributi italiani (Burgalassi, Rusconi) sui giovani di fronte alle tensioni sociali e con una sintesi più personale degli autori sulla maturità religiosa.
Opportunamente, sono rimandati ad opere di approfondimento i fenomeni eccezionali (mistici o patologici) e, non si sa perché, il dubbio e l’ateismo. Gli aspetti simbolici di credenze e condotte religiose ci sembrano trattati in maniera insufficiente, tenuto conto dei numerosi lavori già pubblicati. Ben concepito, ben presentato, informato a livello largamente internazionale, ricco di suggerimenti bibliografici d’approfondimento, e per di più di prezzo accessibile, questo manuale fa onore ai suoi autori e all’equipe dei Salesiani che hanno contribuito all’impresa. Merita di essere tradotto prontamente velocemente, per lo meno in spagnolo e in francese, dove colmerebbe una lacuna. (A. Godin)